La pressa olearia era costituita da due supporti laterali, detti cosciali, ben infissi in terra che sostenevano un piano orizzontale detto madrevite.
Nella madrevite alloggiava una vite senza fine, prima in legno poi in ferro, dotata di quattro fori attraverso i quali veniva fatta passare una stanga di legno che serviva a far girare la vite stessa. Attraverso la pressa veniva spremuta la pasta di olive preparata in precedenza con la mola olearia.
In epoca moderna queste viti in legno sono utilizzate da numerosi architetti come originali complementi di arredo.